I GESTORI: GARANTIAMO SERVIZIO ESSENZIALE, SOSTENENDO COSTI E CON VENDITE IN PICCHIATA, MA IL GOVERNO CI ESCLUDE DAI RISTORI.
Dalla sera di luned14 dicembre prossimo e fino alla mattina di gioved 17, gli impianti di distribuzione carburanti, sia in rete ordinaria che su viabilit autostradale, saranno chiusi per sciopero.
Lo annunciano in un comunicato congiunto le Organizzazioni di categoria, Faib Confesercenti, Fegica e Figisc/Anisa Confcommercio.
La decisione si � resa necessaria in conseguenza della inspiegabile indisponibilit� del Governo ad inserire le piccole e piccolissime imprese di gestione a cui sono affidati gli impianti, nel novero delle categorie che beneficiano dei provvedimenti di sostegno inseriti nei diversi �Decreti Ristori�.
Come � noto, la distribuzione carburanti � classificata come servizio pubblico essenziale, dovendo garantire, pur nelle attuali come gi� nelle passate circostanze emergenziali, la continuit� e regolarit� dell�attivit�, nell�interesse della collettivit�, per consentire lo spostamento delle persone ed il trasporto di ogni genere di merci.
Ne consegue che i Gestori, oltre a subire contrazioni drammatiche del proprio fatturato per effetto delle restrizioni alla mobilit� e del coprifuoco notturno, non hanno alcuna possibilit� di contenere i notevoli costi fissi necessari a mantenere l�attivit� di distribuzione a disposizione del pubblico.
Ci� che, gi� in questi giorni, sta causando sul territorio chiusure incontrollate e forzate, a causa della mancanza di liquidit� e della impossibilit� di acquistare forniture di prodotti.
Fatti che preludono al ormai prossimo progressivo fallimento delle piccole imprese di gestione, con riflessi drammatici sui livelli occupazionali del settore che da lavoro a quasi 100.000 persone.
Si tratta di considerazioni che il Governo conosceva perfettamente ancor prima dell�emergenza e che con l�inizio della pandemia si sono ulteriormente aggravate, ma che il Ministro Patuanelli resosi latitante sin dal suo insediamento, sembra aver deciso di non prendere in alcuna considerazione nemmeno nella fase attuale, continuando a mostrare una sgradevole quanto immotivata volont� punitiva verso la Categoria, che � ancora in attesa, da luglio scorso dei suoi Decreti attuativi che avrebbero consentito ai gestori di beneficiare concretamente di provvedimenti assunti nella fase precedente.
Nella consapevolezza che una tale azione di protesta potrebbe causare ulteriori disagi al Paese - conclude la nota sindacale- anche per l�imminente periodo di festivit�, la Categoria � comunque impegnata a sollecitare il Governo perch� assuma impegni che appaiono del tutto equi e ragionevoli.
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